Laude ai morti

Dei nostri fratelli
afflitti e piangenti,
Signor delle genti,
Perdono, pietà.

Sommersi nel fuoco
d’un carcere orrendo
ti gridan piangendo:
Perdono, pietà.

Se all’opere nostre
riguardi severo,
allor più non spero.
Perdono, pietà.

Ma il guardo benigno
se volgi alla croce,
ripete ogni vocem:
Perdono, pietà.

Ai nostri fratelli
dai dunque ripos,
o Padre amoroso.
Perdono, pietà.

Finché da quel fuoco
saranno risorti,
Signor de’ tuoi morti,
perdono, pietà.