Dare la vita per Cristo
Preghiamo per i nuovi martiri
G: Ci uniamo alle intenzioni del santo Padre Francesco pregando perché coloro che in varie parti del mondo rischiano la vita per il Vangelo contagino la Chiesa con il proprio coraggio e la propria spinta missionaria. Il Papa ci ricorda che i martiri “sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli”. Verso tutti loro abbiamo un grande debito e non possiamo dimenticarli.
Canto di esposizione: Alla dolce presenza tua Signor (RnS)
Alla dolce presenza tua Signor
il nome tuo santo adoriam. (2 v).
Il tuo nome Gesù
il nome che pari non ha (2 v).
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (7, 9-15)
(Io Giovanni) vidi una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: “La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello”. E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: “Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen”.
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: “Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?”. Gli risposi: “Signore mio, tu lo sai”. E lui: “Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello. Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.
G: Ringraziamo, lodiamo e gioiamo per il dono di sempre nuovi martiri che il Signore fa alla Sua Chiesa, segno di una vita pienamente donata a Lui e al Vangelo.
Cantiamo insieme: Sangue di Gesù guariscici (3v). Sangue di Gesù trasformaci (3 v).
L1: Gioite nuovi martiri e confessori, della nostra Chiesa onore ed ornamento.
Gioite perché avete cercato il Regno di Dio dentro di voi; gioite perché vi siete caricati la croce sulle spalle.
Gioite perché avete rifiutato la gloria di questo mondo; gioite perché avete sopportato le sofferenze per Cristo. (Rit.)
L2: Gioite voi che avete accettato la morte per amore di Dio; gioite perché avete raggiunto il Regno celeste.
Gioite perché avete pregato con ardore per i vostri nemici; gioite perché avete cercato Dio con tutto il cuore.
Gioite perché avete portato le piaghe del Signore Gesù Cristo sul vostro corpo; gioite perché avete disprezzato tutto l’effimero di questo mondo. (Rit.)
L3: Gioite perché avete mostrato l’amore di Cristo per chi soffre; gioite perché avete pregato ardentemente per chi vi odiava.
Gioite perché avete acquisito il grande diritto di rivolgervi a Lui; gioite perché avete consacrato con la sofferenza dei digiuni e il sangue la vostra terra russa.
Gioite nuovi martiri e confessori, della nostra Chiesa onore ed ornamento. (Rit.)
(Testo liberamente tratto dall’ Inno Akathistos ai santi nuovi martiri e confessori della Chiesa russa)
Martirio e vita del battezzato
Oggi tocca a me, a mia volta, vincere le paure che assalgono il rivestimento carnale della mia anima, discendendo nella città, come nelle sante acque del Giordano, per essere battezzato nel mio stesso sangue con fuoco e Spirito, come predicava il Battista. Allora veramente entrerò nell’acqua per ricevere il battesimo, poiché è oggi che lo Spirito santo aleggia sulle acque per crearmi a nuova vita».
(Passio di Abo di Tbilisi)
Nella nostra vita di battezzati, abbiamo un tesoro molto ricco e importante ma che non apprezziamo, cioè, il momento presente. Tutti lo possediamo è un elemento chiave della vita spirituale, non soltanto per noi cattolici, ma anche per le altre religioni, per i buddisti come per i musulmani. Non è facile piacere sempre a Dio, non è facile sorridere a tutti ogni momento, non è facile amare tutti ogni momento, ma se siamo sempre amore nel presente, senza rendercene conto, siamo nulla per noi stessi e affermiamo con la vita la superiorità di Dio, il suo essere tutto. Basta vivere nell’amore. Quando ero in prigione, pensavo ogni giorno alla santità e alla fine mi convinsi che non vi era altro che vivere bene il momento presente perché la nostra vita è composta da milioni di minuti. Per fare una linea retta, bisogna fare migliaia di punti e se, facciamo bene ogni punto, essa diventa una bella linea retta. La nostra vita è formata da milioni di minuti; se viviamo bene ogni minuto, abbiamo una vita santa. Non si può essere santi con intervalli, non si può vivere respirando ad intervalli perché bisogna respirare sempre.
(Card. F.X.N. Van Thuan, cardinale vietnamita, costretto a 13 anni di prigione nelle carceri di Saigon)
G: Preghiamo insieme perché, sull’esempio dei nostri fratelli martiri, possiamo crescere nella testimonianza di una vita veramente evangelica. Dopo ogni preghiera cantiamo: Rit. Signore, fa di me uno strumento della tua pace, del tuo amore.
Voglio mettermi alla prova, pronto a ogni conseguenza, incurante delle conseguenze, perché tu mi hai insegnato ad affrontare ogni cosa. Se mi ordini di dirigere i miei passi coraggiosi verso la croce, io mi lascio crocifiggere. Se mi ordini di entrare nel silenzio del tuo tabernacolo fino alla fine dei tempi, me ne avvolgerò, con passi avventurosi. Perderò tutto: ma mi resterai tu. Il tuo amore sarà là ad inondare il mio cuore d’amore per tutti. La mia felicità sarà totale. È per questo che io ripeto: Ti ho scelto. Non voglio che te e la tua gloria. (Cardinale F.X.N. Van Thuan) Rit.
Oggi ti chiedo la grazia di rendermi tuo servo e di donare la mia vita. Gesù, attirami nella tua gioia di amore crocifisso. (P. Christophe Lebreton) Rit.
La vita ha senso solo se si ama. Nulla ha senso al di fuori dell’amore. Non ha assolutamente importanza il luogo in cui ci si trova. Ciò che conta è amare. Insegnami ad amare. (A. Tonelli) Rit.
Ti invoco, Spirito Santo, perché Tu mi faccia camminare sulla strada della verità ed io mi lasci guidare esclusivamente da nostro Signore e non dalla ricerca di elogi o dalla paura di offendere. (O. Romero) Rit.
Il più grande dono che Tu, Dio, mi puoi fare è darmi la forza di accettare qualsiasi cosa che mi mandi, e la volontà di restituirti qualsiasi cosa Tu mi chieda. (Madre Teresa di Calcutta) Rit.
Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito (il mio papà) perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri. (Giovanni Bachelet) Rit.
Mi abbandono, o Dio, nelle tue mani. Gira e rigira quest’argilla, come creta nelle mani del vasaio. Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi. Innalzato, umiliato, perseguitato, incompreso, calunniato, sconsolato, sofferente, inutile a tutto, non mi resta che dire, sull’esempio della tua Madre: «Sia fatto di me secondo la tua parola». (R. Kennedy) Rit.
Dammi l’amore per eccellenza, l’amore della croce, ma non delle croci eroiche che potrebbero nutrire l’amor proprio, ma di quelle croci volgari, che purtroppo porto con ripugnanza… Di quelle croci che si incontrano ogni giorno nella contraddizione, nell’insuccesso, nei falsi giudizi, nella freddezza, nel rifiuto e nel disprezzo degli altri, nel malessere e nei difetti del corpo, nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del cuore. Allora solamente Tu saprai che Ti amo, anche se non lo saprò io, ma questo mi basta. (R. Kennedy) Rit.
Canto finale: Servire è regnare (Gen Verde)
Guardiamo a te che sei Maestro e Signore:
chinato a terra stai, ci mostri che l’amore
è cingersi il grembiule, sapersi inginocchiare,
c’insegni che amare è servire.
Fa’ che impariamo, Signore, da Te,
che il più grande è chi più sa servire,
chi s’abbassa e chi si sa piegare,
perché grande è soltanto l’amore.
E ti vediamo poi, Maestro e Signore,
che lavi i piedi a noi che siamo tue creature.
E cinto del grembiule, che è il manto tuo regale,
c’insegni che servire è regnare.