Questa domenica ascolteremo il secondo annuncio fatto da Gesù ai discepoli riguardo l’imminente morte e risurrezione. La prima volta l’aveva fatto a Cesarea di Filippo; oggi mentre attraversano la Galilea; la terza lo farà sulla strada per Gerusalemme.
La reazione degli apostoli è sempre d’incomprensione e comportamenti esattamente contrari a quanto detto da Gesù.
Nel caso odierno, mentre egli parla di passione e sacrificio, gli altri discutono chi sia il più grande.
Marco sottolinea che Gesù fa questi annunci mentre sono in cammino.
La fatica e la bellezza della strada richiama il cammino concreto della vita, fatto di salite e discese, passi pesanti e andamenti veloci, panorami entusiasmanti e circostanze deprimenti, sudore e leggerezza, paure e speranze.
Un cammino percorso nella quotidianità, nel quale Gesù si affianca e ci accompagna.
Ma qual la nostra risposta? Anche noi, come i discepoli ci comportiamo in modo contrario al suo insegnamento?
“Di cosa stavate discutendo per la strada?“. Come ci siamo comportati lungo il cammino di questa settimana? Di che cosa abbiamo parlato lungo la via? Che cosa ha occupato i nostri pensieri e i nostri discorsi nel tram tram quotidiano?
Lasciamo che queste domande interpellino le coscienze, per riprendere il percorso della vita nella benedizione del Signore.
Don Michele Fontana
Il cammino della vita a volte è aspro è duro, però se camminando ci guardiamo intorno possiamo ammirare l’immensa natura ciò che Dio ha creato … non C’è bisogno di cercare la felicità perché c’è l’abbiamo davanti intorno…basta saper guardare….e RINGRAZIARE DIO PER TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO..
Si , è inutile negarlo anche noi ci comportiamo come i discepoli, forse la differenza tra i discepoli di allora e questi di oggi sta nel sapere elegantemente mascherare le nostre brutte azioni, i nostri brutti pensieri.
Vero!