“Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare“.
Domenica scorsa abbiamo ascoltato Gesù inviare gli apostoli in missione per le città della Galilea.
Nel Vangelo di questa settimana essi sono di ritorno, stanchi e affaticati, e il Signore con premura l’invita a un po’ di silenzio e riposo lontano dalla folla che ormai li segue ovunque, talvolta fino a non farli mangiare.
La riflessione su questo brano, in questa domenica d’estate oramai inoltrata, si trasforma in un invito a meditare sul senso delle vacanze che, chi prima chi dopo, chi più chi meno, la maggior parte delle persone sta vivendo.
Vacanze sicuramente necessarie per staccare dalla fatica quotidiana che qualche volta, com’è capitato agli apostoli, toglie anche il “tempo per mangiare”. E ci riferiamo non solo al cibo fisico, quanto soprattutto a quello dell’anima e della mente: la pace nella preghiera, la gioia degli affetti, il piacere della famiglia, il divertimento del gioco, il ristoro del relax, gli stimoli degli hobby, la rigenerazione dello svago, ecc..
Le vacanze sono, infatti, non solo occasione per staccare la spina dallo stress quotidiano, quanto tempo opportuno per ricaricare le batterie dell’anima.
La ricarica maggiore e più efficace la troviamo in quei luoghi dello spirito dove “andare in disparte”, con Gesù, anche solo per pochi minuti, lasciando che parli al cuore, illumini la vita e, soprattutto, chiarisca le nostre vere priorità.
Don Michele Fontana
Proprio vero, staccare la spina è rigenerante, ci aiuta anche a riposare e a meditare