Tentatori di noi stessi

La prima lettura di questa domenica riporta agli istanti successivi il peccato originale, quando Adamo ed Eva sono chiamati da Dio per rendere conto del proprio gesto.
Ognuno dei due cerca di salvare se stesso scaricando la colpa su altri. Modo di fare tipico dell’umanità.
Adamo risponde: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Eva, invece: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Il serpente che ha tentato i progenitori causandone la perdita del Paradiso è immagine del Tentatore e della tentazione, da quel momento sempre presenti nella storia di ogni uomo.

Satana (che significa oppositore), e Diavolo (che significa divisore), sono due nomi che identificano il Principe dei demòni, e nello stesso tempo descrivono le conseguenze della tentazione. Quando ci lasciamo andare all’egoismo diventiamo oppositori del bene (satana) e generatori di divisioni (diavolo), per noi e gli altri.
Don Michele Fontana

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