Questa domenica il Vangelo ci fa incontrare Gesù in un luogo pianeggiante dove, sceso dalla montagna, è attratto da una numerosa folla che lo cerca disperatamente.
Il discorso che il Maestro indirizza a quella gente, stanca e sfinita, è una promessa di felicità.
“Beati voi, poveri… Beati voi, che ora avete fame… Beati voi, che ora piangete… Beati voi, quando vi odieranno…”.
Beati significa felici!
Un annuncio di felicità, dunque, indirizzato sorprendentemente a quelle persone che noi penseremmo “sfigate” e tristi, perché miseri, affamati, addolorati o ammalati.
Eppure proprio quella gente che piangeva, che era insultata e rifiutata, che mendicava pane e sorriso, Gesù chiama beata.
Evidentemente la condizione di beatitudine non nasce dalla miseria o dalla malattia, ma dal fatto che Dio sceglie di occuparsi di loro.
E normalmente lo fa chiedendo agli uomini di farsi strumenti della sua provvidenza e della sua misericordia nei confronti degli altri uomini.
Questa domenica, allora, lasciamo che Gesù ci presenti nella preghiera tutte le persone e le situazioni di bisogno alle quali vuole avvicinarsi attraverso di noi.
Don Michele Fontana