“Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva»“.
Con quest’invito si apre il Vangelo di domenica.
Il Signore stava percorrendo le città che coronano il lago di Palestina mentre l’impulso missionario lo portava spesso a salpare da una parte all’altra di quello che era chiamato Mare di Galilea.
L’invito fatto quel giorno ai discepoli, tuttavia, riascoltato nel contesto delle nostre liturgie, assume sfumature marcatamente allegoriche.
Passare all’altra riva è infatti il percorso dell’intera esistenza, che solca il mare della quotidianità per traghettarsi dal lido della vita terrena alle coste dell’eternità.
Questo passaggio approda a felici porti se durante il tragitto, ogni giorno, in ogni circostanza, ci sforziamo di passare con il nostro modo di essere, pensare, decidere e comportarci “all’altra riva”, quella del cuore di Dio e della sua volontà.
Passare all’altra riva è passare a una visione evangelica delle cose, a un approccio diverso con le avversità e le difficoltà, a cambiare il modo di gestire le liti, affrontare le inimicizie, vivere le amicizie, usare il denaro.
Passare all’altra riva è il percorso che quotidianamente porta alla realizzazione di se stessi.
Don Michele Fontana
Buongiorno, solo chi ha come obbiettivo il regno di Dio è capace di passare all’altra riva.