Carissimi, da lunedì 22 fino a venerdì 26 aprile prossimo sarò con tutti i vescovi della Calabria a Roma per quella che con un’espressione antica e in latino si chiama visita “ad Limina”.
Cosa è la visita “ad limina”?
Che vuol dire? Che i vescovi, i vescovi di tutto il mondo, devono andare periodicamente insieme, zona per zona, regione per regione, a visitare le tombe degli Apostoli, ma soprattutto a visitare il successore di Pietro, cioè il Papa, ma è l’occasione anche per potersi confrontare non solo con il Papa, ma anche con i suoi più stretti collaboratori in quelli che tecnicamente si chiamano i dicasteri, cioè i luoghi dove si segue e si aiuta e si sostiene la vita delle comunità cristiane tutto il mondo.
Ecco perché allora io andrò in questo mio quasi pellegrinaggio insieme agli altri Vescovi calabresi a Roma, portando con me tutte quelle che sono un po’ le speranze, le gioie, anche le fatiche, anche le difficoltà, anche le sofferenze della nostra Diocesi, di questa terra, delle famiglie, dei giovani e degli anziani, dei bambini, delle persone che non trovano lavoro, delle persone che sono disperate per qualunque altro motivo, delle persone che sono povere e non riescono ad arrivare alla fine del mese.
Porterò tutto con me, perché sia nella preghiera – prima esperienza che faremo tutti insieme in quella città, Roma, che per noi ha un valore molto particolare –, ma anche perché, nel confronto con il Santo Padre e con i suoi collaboratori, possano avere un’idea ancora più importante di quella che è la nostra Diocesi e una volta di più possano starci vicino con la loro preghiera e, soprattutto, confermarci nel cammino della fede.
L’invito dell’Arcivescovo
Cosa vi chiedo? Vi chiedo di accompagnarmi – non fisicamente –, ma vi chiedo di stare con me spiritualmente in quella settimana con la preghiera (in allegato), proprio perché il Signore faccia sì che da questo momento scaturisca per me, e attraverso di me per tutta la Diocesi, anche una benedizione particolare, cioè una ulteriore testimonianza di quanto il Signore ci è vicino, condivide il nostro cammino e vuole realizzare con noi davvero una vita nuova.
L’Arcivescovo, S.E. Mons. Claudio Maniago, invita tutte le comunità
della nostra Arcidiocesi, comprese le comunità religiose, a inserire nella preghiera
universale delle celebrazioni da domenica 21 a venerdì 26 aprile, le seguenti due
intenzioni:
- Per il nostro Arcivescovo Claudio e per tutti i Vescovi della Calabria: pellegrini alle tombe degli Apostoli, in comunione con il Successore di Pietro, come servi generosi del popolo di Dio, compiano ogni cosa per il Vangelo e, attenti alla voce dello Spirito, guidino le Chiese loro affidate sulle vie della volontà di Dio. Preghiamo.
- Per Papa Francesco: Dio, che nel disegno della sua sapienza ha edificato la sua Chiesa sulla roccia di Pietro, capo del collegio apostolico, guardi con benevolenza il nostro Papa: il Signore che lo ha scelto come successore di Pietro, lo sostenga nella guida del suo popolo, come principio e fondamento visibile dell’unità nella fede e della comunione nella carità. Preghiamo.
La preghiera comunitaria è molto importante, perché oltre ad essere una forza, ci fa percepisce di essere figli di un unico Padre.